martedì 20 agosto 2013

Giocattoli (e non solo) per bambini con bisogni speciali

Oggi segnaliamo un negozio on line di giocattoli e sussidi dedicato a bambini con bisogni speciali.
Si chiama Giajò - www.giajo.it - e offre una varietà di prodotti educativi e ludici distinti per categorie: Abilità Sociali, Area Motoria, Area Cognitiva, Area Logico Matematica, Comunicazione, Percezione, Scienza, Sussidi Speciali.
Tutto nasce da un'esigenza riscontrata più volte: la totale irreperibilità, in Italia, di giochi specifici per i bambini speciali.
Un aspetto rilevante di questa iniziativa è che gli utenti non sono trattati da clienti passivi ma sono invitati a formulare domande, commenti, proposte e richieste in merito ai giocattoli.

giovedì 15 agosto 2013

"Mon petit frère de la lune" ("il mio fratellino Dalla luna")

In questo film di Frédéric Philibert la voce fuori campo di Coline parla del fratellino: Noé.
Sembra così strano il mondo di Noè “che viene dalla luna”: un fratellino che si isola dagli altri e il suo isolamento è diventa una bolla che lo avvolge. Ma la bolla è di luce e può anche crescere: quando Coline riesce a entrare in contatto con Noè. 
Mon petit frère de la lune, premiato con il Grand prix e il Premio del Pubblico al Festival Handica-Apicil di Lione nel 2007, è un modo efficace e delicato per affrontare il tema dell'autismo in famiglia.

Sottotitoli e Traduzione in italiano: Giulia Miani (aka Miana) e Pamela Caprioli.

mercoledì 3 luglio 2013

Storie Sociali e Task Analysis su dispositivi touch screen. Software di Samuele Salvatico per "Touch for Autism"

Samuele Salvatico (19 anni, studente dell’Istituto Industriale Superiore “G. Vallauri” di Fossano, Savona) il 29 Novembre 2012 ha ricevuto una Borsa di Studio di 1.500 euro da parte del club CIO Cuneo per aver realizzato un’applicazione utile a persone con disturbi dello spettro autistico.
Samuele Salvatico riceve la Borsa da Gianni Gritti (Club CIO)
Il sofware, sviluppato nell’ambito del progetto Touch for Autism, permette la creazione di creazione di task analysis e storie sociali per dispositivi fissi e mobili dotati di touch screen.
Il progetto T4A Touch for Autism è realizzato dalla Fondazione ASPHI, con il finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e il Patrocinio della Regione Piemonte, con la collaborazione del centro C.A.S.A. (per la parte scientifica) e di CSP (per la parte tecnologica).
Il progetto T4A si propone di realizzare, grazie all’utilizzo di tecnologie semplici e intuitive, un concreto intervento di supporto e sostegno a soggetti disabili affetti da Autismo e altri Disturbi Pervasivi dello Sviluppo (DPS).
In base alle Linee Guida internazionali sull’Autismo, il progetto T4A intende sviluppare supporti tecnologici a più livelli, con l’obiettivo di realizzare condivisione, interazione, integrazione e sincronizzazione tra i diversi contesti: utente, genitore/insegnante, operatore socio-sanitario; percorsi personalizzabili e programmabili per ogni utente, sulla base di valutazioni del soggetto autistico (livello cognitivo, motricità, autonomia, comunicazione, ecc.) e della definizione di specifici obiettivi abilitativi (aumentare il patrimonio semantico in comprensione, migliorare il rispetto delle regole, migliorare la comprensione di consegne verbali, ecc.); modularità applicativa attraverso la creazione di contesti  ampliabili per il supporto delle abilità sociali e di quelle personali e domestiche, sia visive che vocali, nonché una rilevazione di esigenze e progressi del soggetto autistico e un feed-back continuo.
In pratica il progetto T4A si propone di realizzare un prototipo partendo da un tavolo multitouch interattivo e di sviluppare software specifici, da sperimentare nel centro C.A.S.A. e in alcune scuole, anche con il coinvolgimento delle famiglie.


domenica 12 maggio 2013

AutisMovie: festival di corti a Cagliari (1 e 2 Giugno 2013)

L'Associazione Diversamente Onlus, con il contributo e il patrocinio della Provincia di Cagliari (Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo), in collaborazione con l'Associazione di Promozione Sociale inMediAzione, invitano alla prima edizione del Festival Internazionale di Cortometraggi sull'Autismo AUTISMOVIE.

Il Festival si svolgerà Sabato 1 e Domenica 2 Giugno 2013 nella Sala Polifunzionale del Parco di Monte Claro (Via Cadello) a Cagliari.

Programma

SABATO 1 GIUGNO
ore 10:30 proiezione/Laboratorio del corto animato "Il Silenzio di Camillo" per le classi della scuola "Umberto e Margherita"
ore 17:00 presentazione del festival
ore 17:15 saluto del Presidente della Provincia Angela Quaquero, del Consigliere Regionale Marco Espa e dell'Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Cagliari Susanna Orrù
ore 17:30 Marco Pontis, Pedagogista Clinico e Formatore (Centri di Riabilitazione Globale CTR, Centro Pedagogico-Didattico Quartu Sant'Elena)
ore 18:00 proiezione dei cortometraggi finalisti

DOMENICA 2 GIUGNO
ore 11:00 proiezione di opere fuori concorso:
- "Il silenzio di Camillo" (Ass.ne Diversamente Onlus)
- "Rumore" (Victor Musetti)
- "Pollicino" (Cristiano Anania)
- "Il viaggio di Maria" (Miguel Gallardo)
ore 18:00 Antioco Floris, Docente di Storia del Cinema all'Università di Cagliari ore 18:30 Proclamazione delle opere vincitrici e premiazione

lunedì 15 aprile 2013

Videogiochi giganti per i piccoli ospiti del Royal London Hospital

Woodland Wiggle è un enorme videogioco interattivo progettato per aiutare i bambini ricoverati a entrare dentro un mondo di storie piene di gioia e di emozioni.
I bambini possono suonare, dipingere, incontrare animali e piante.
Il progetto Woodland Wiggle è stato commissionato da Vital Arts, the arts organisation for Barts Health NHS Trust e nasce da una collaborazione tra Nexus Interactive Arts e Vital Arts. Le illustrazioni e le animazioni sono di Felix Massie, le musiche e i suoni sono di Brains &; Hunch.

Creato in C++ usando openFrameworks e Xbox Kinect, riflette un'immagine dei bambini all'interno della scena, in tempo reale.


sabato 30 marzo 2013

Carol Gray pubblica The New Social Story Book

Nel decimo anniversario della pubblicazione del libro di Carol Gray The Social Story Book (tradotto in italiano dall'editore Bonadonna: Il libro delle storie sociali, 2004) esce The New Social Story Book.

sabato 9 marzo 2013

Le Storie Sociali per incoraggiare i comportamenti positivi. Un articolo di S. Crozier e N. M. Sileo (Università di Las Vegas).

Encouraging Positive Behavior with Social Stories. An Intervention for Children with Autism Spectrum Disorders [Pdf].

L'articolo, firmato da Shannon Crozier (Las Vegas Center for Autism Spectrum Disorders) e Nancy M. Sileo (University of Nevada, Las Vegas), illustra le modalità di impiego delle storie sociali nell'incoraggiare i comportamenti positivi.

In particolare, in relelazione agli aspetti grafici delle storie, le due autrici forniscono alcune raccomandazioni:
  1. verificare le capacità di lettura, in relazione al testo che accompagnerà, eventualmente, i disegni
  2. verificare le capacità di vedere le immagini
    • lo studente è in grado di identificare un cerchio tra due differenti figure?
    • lo studente è in grado di distinguere il cerchio blu tra due dischi di colore diverso?
    • lo studente è in grado di distunguere la foto di una palla in movimento da una ferma?
  3. le immagini devono descrivere accuratamente i concetti chiave senza informazioni in eccesso

domenica 3 marzo 2013

Dislessia e videogioco d'azione: una ricerca dell'Università di Padova

Una ricerca, condotta all'Università di Padova, mostra che il tempo trascorso a giocare con i videogiochi può aiutare i bambini dislessici a migliorare le capacità di lettura. Lo studio, pubblicato il 28 febbraio sulla rivista Current Biology, ha interessato le capacità fonologiche e di attenzione di due gruppi di bambini con dislessia. Il campione scelto (non utilizzatori abituali di videogiochi) è stato valutato nelle capacità di attenzione e di lettura prima e dopo aver giocato con videogame d'azione e non in 9 sedute di 80 minuti ciascuna. I ricercatori hanno osservato nei bambini che avevano utilizzato videogiochi d'azione un aumento della velocità di lettura, senza perdita in accuratezza, e progressi minori in altri test di attenzione.

Ora la ricerca si sposterà, in collaborazione con il Dipartimento di Matematica dell’Università di Padova, verso l'uso di videogiochi per tablet. La sperimentazione sarà condotta in alcune scuole dell’infanzia di Lecco, su un campione di 40 bambini.

Action Video Games Make Dyslexic Children Read Better
Current Biology, 28 February 2013
10.1016/j.cub.2013.01.044
Sandro Franceschini, Simone Gori, Milena Ruffino, Simona Viola, Massimo Molteni, Andrea Facoetti
Abstract
Learning to read is extremely difficult for about 10% of children; they are affected by a neurodevelopmental disorder called dyslexia. The neurocognitive causes of dyslexia are still hotly debated. Dyslexia remediation is far from being fully achieved, and the current treatments demand high levels of resources. Here, we demonstrate that only 12 hr of playing action video games—not involving any direct phonological or orthographic training—drastically improve the reading abilities of children with dyslexia. We tested reading, phonological, and attentional skills in two matched groups of children with dyslexia before and after they played action or nonaction video games for nine sessions of 80 min per day. We found that only playing action video games improved children’s reading speed, without any cost in accuracy, more so than 1 year of spontaneous reading development and more than or equal to highly demanding traditional reading treatments. Attentional skills also improved during action video game training. It has been demonstrated that action video games efficiently improve attention abilities; our results showed that this attention improvement can directly translate into better reading abilities, providing a new, fast, fun remediation of dyslexia that has theoretical relevance in unveiling the causal role of attention in reading acquisition.

sabato 23 febbraio 2013

L'odore della mamma aiuta i bambini autistici nei comportamenti sociali. Uno studio pubblicato su Biological Psychiatry Journal

Lo studio, pubblicato il 15 Febbraio 2013 sulla rivista Biological Psychiatry Journal con il titolo "Body Odors Promote Automatic Imitation in Autism", dimostra che i bambini a sviluppo tipico imitano le azioni indipendentemente dall’odore che percepiscono, mentre i bambini autistici hanno bisogno dell’odore della madre per imitare spontaneamente.
La ricerca, firmata da Valentina Parma (dipartimento di psicologia, Università di Padova), Maria Bulgheroni (Abc Acus Srl, Milano), Roberto Tirindelli (dipartimento di neuroscienze Università di Padova), Umberto Castiello (dipartimento di psicologia, Università di Padova), ha coinvolto 20 bambini autistici tra 10 e 14 anni, ad alto funzionamento, e un gruppo di controllo costituito da bambini a sviluppo tipico.
I ricercatori hanno sottoposto l'odore delle madri, prelevato dalle secrezioni ascellari, ai due gruppi di bambini osservando che nei bambini sani l'imitazione di un gesto (come prendere un oggetto) non variava, mentre nei bambini autistici migliorava notevolmente.

Body Odors Promote Automatic Imitation in Autism
Biological Psychiatry Journal, 2013 Feb 13, pii: S0006-3223(13)00050-4
doi: 10.1016/j.biopsych.2013.01.010
Valentina Parma, Maria Bulgheroni, Roberto Tirindelli, Umberto Castiello
Background
Autism spectrum disorders comprise a range of neurodevelopmental pathologies characterized, among other symptoms, by impaired social interactions. Individuals with this diagnosis are reported to often identify people by repetitively sniffing pieces of clothing or the body odor of family members. Since body odors are known to initiate and mediate many different social behaviors, smelling the body odor of a family member might constitute a sensory-based action promoting social contact. In light of this, we hypothesized that the body odor of a family member would facilitate the appearance of automatic imitation, an essential social skill known to be impaired in autism.
Methods
We recruited 20 autistic and 20 typically developing children. Body odors were collected from the children’s mothers’ axillae. A child observed a model (their mother or a stranger mother) execute (or not) a reach-to-grasp action toward an object. Subsequently, she performed the same action. The object was imbued with the child’s mother’s odor, a stranger mother’s odor, or no odor. The actions were videotaped, and movement time was calculated post hoc via a digitalization technique.
Results
Automatic imitation effects—expressed in terms of total movement time reduction—appear in autistic children only when exposed to objects paired with their own mother’s odor.
Conclusions
The maternal odor, which conveys a social message otherwise neglected, helps autistic children to covertly imitate the actions of others. Our results represent a starting point holding theoretical and practical relevance for the development of new strategies to enhance communication and social behavior among autistic individuals.


Storie Sociali (Sardiniaweb) 23 Febbraio 2013

giovedì 24 gennaio 2013

Le storie sociali di Sara Nembri.

Sara Nembri, insegnante di sostegno all'istituto comprensivo “Anna Frank“ di Montecchio Maggiore (Vi), racconta il suo percorso di progettazione e realizzazione di storie sociali applicate nel contesto scolastico.
L'articolo, ricco di esempi e immagini, è scaricabile in formato pdf: Le storie sociali: un approccio educativo-didattico per gestire l’autismo e i comportamenti-problema

Fonte: Sportello Autismo, Vicenza